L’eccitazione era già palese dalla mattinata

Don Giovanni Cortelli aveva riposizionata la sua radio sulla mensola fuori la finestra del suo palazzo: succedeva solo in occasione dell’annuncio di grandi eventi; gli inni patriottici si susseguivano senza tregua.

Molti abitanti di Civitaretenga erano in attesa, con lo sguardo rivolto verso l’alto.

Alle ore 18.00 del 10 giugno 1940 la musica si interrompe ed ecco la voce di Benito Mussolini:

La festa di Sant’Antonio

Ricorrenza: il 13 giugno

Le origini della festa di Sant’Antonio alla Civita sono antichissime con tradizioni radicate in ogni famiglia.

È tutta questione di… conoscenza.

di Alessandro Bertirotti*

Quando capita di leggere considerazioni di questo tipo, è inevitabile riflettere e quindi ringrazio di cuore la collega che ha favorito in me le seguenti e ulteriori considerazioni.

Pretendiamo di integrare i migranti e le altre culture

di Emanuele Ricucci*

Quando ancora schifiamo e ripudiamo la nostra?

Siamo tutti italiani. Coinquilini nella seconda casa al mare dell’Europa, ma pur sempre italiani, oltre la denominazione geografica. Non saremo certo italiani docg, ma almeno, e per adesso ancora, lo siamo.

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