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Alberto Perelli, Reginal, pittore, scultore, nasce il 9 settembre 1902 a Civitaretenga, e muore a Roma il 26 giugno 1967.

Per diversi anni vive in Francia dove sposa Violette Vurpillot dalla quale ha 5 figli: Paulette, Michel, Raphael, Marcelle, Mirella.

Agli inizi degli anni 40 torna alla Civita insieme a Violette a Mirella.

Abitavano nella casa paterna che mostra ancora nella parte alta del portone d’ingresso lo stemma signorile costituito da tre pere.

La casa ha due ingressi: nella parte del paese, in Via Verdi, con lo stemma signorile e l’altro nel centro storico, in piazza Giudea (piazza Guidea) con il magnifico ingresso cinquecentesco.

Vivevano insieme a sua madre Amalia e alle sorelle Bianca e Iole; l’altra sorella, Linda, sposata con Sante Fusella, viveva a Chieti.

Iole era molto brava nel ricamo.

Alberto eseguiva qualche saltuario lavoro nelle abitazioni dei compaesani che lo ricompensavano con viveri di vario genere.

Alla Civita realizzò la “Casa del Fascio”; peccato che alcuni facinorosi la danneggiarono irrimediabilmente dopo la liberazione dell’Italia dal fascismo.

Le distruzioni sono sempre dannose anche perché cancellano, sottraendoli ai posteri, e segni del passato, positivi o negativi che fossero.

Violette muore il 27 novembre 1942, Mirella ancora una bambina, Alberto si unisce ad una donna del luogo, Filomena.

Si trasferiscono a Roma dove Alberto continua a dipingere, vi muore il 26 giugno 1967.

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