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Tutti i colori dell’arcobaleno
“quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei, non ci siamo più noi”.
Ciao, Mamma, così, di Epicuro, eri solita ripetere le parole.
No, nulla ti incuteva timore né tanto meno la paura della morte.
La paura di morire, quel sentimento che tanto turba i più e impedisce di raggiungere la serenità interiore, con te assumeva i connotati del normale divenire divino, del naturale corso degli eventi che, rigorosamente, portano all’inevitabile epilogo terreno, prodromo al dopo.
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tutti pazzi per la Civita
Il culto per i defunti
Mini enciclopedia per ricordare le persone care
Le persone di Civitaretenga, i nostri progenitori con le loro famiglie, i loro parenti
tutti pazzi per la Civita
Per ricordare i nostri cari volati in cielo
Non è un elenco dei nostri antenati ma un valido dettaglio della loro vita
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Civitaretenga è un piccolo paese dell'Abruzzo aquilano, frazione del comune di Navelli, ubicato su una collina a circa 850 metri sul livello del mare.
Dalla statale n.17, appare come arroccato su un poggio roccioso.
Una volta in paese ogni asperità si attenua; il centro storico, ancora parzialmente abitato da gente tranquilla ed ospitale, è facilmente accessibile ai visitatori.
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L’eccitazione era già palese dalla mattinata
Don Giovanni Cortelli aveva riposizionata la sua radio sulla mensola fuori la finestra del suo palazzo: succedeva solo in occasione dell’annuncio di grandi eventi; gli inni patriottici si susseguivano senza tregua.
Molti abitanti di Civitaretenga erano in attesa, con lo sguardo rivolto verso l’alto.
Alle ore 18.00 del 10 giugno 1940 la musica si interrompe ed ecco la voce di Benito Mussolini: